FAME, APPETITO, SAZIETÀ E LE ALTRE SENSAZIONI ALIMENTARI

Fame, appetito, sazietà e le altre sensazioni alimentari

GLI STIMOLI BIOLOGICI DI FAME E SAZIETÀ

La fame e la sazietà sono istinti biologici innati che regolano naturalmente l’assunzione di cibo, determinando sia il momento che la quantità del pasto, nonché l’astensione dal cibo.

Questo sistema può essere paragonato a una sorta di “spia” per le riserve energetiche, simile al lampeggiare della spia della benzina di un’automobile quando il carburante è in esaurimento. Gli esseri umani avvertono la fame quando le riserve energetiche sono insufficienti, un meccanismo che, in tempi antichi, era essenziale per la sopravvivenza, guidando l’uomo primitivo nella ricerca di cibo.

Tuttavia, per l’uomo contemporaneo la gestione del comportamento alimentare si è complicato in modo importante, dal momento che, oltre agli stimoli biologici, sono entrati in scena numerosi altri motivi, sociali, emotivi, abitudini, stress, ecc. che possono spingere all’assunzione di cibo, indipendentemente dalla reale necessità biologica. Rispondendo indiscriminatamente a tutti questi stimoli con il cibo, il sistema di regolazione basato su fame e sazietà rischia di essere compromesso.

LE PRINCIPALI SENSAZIONI ALIMENTARI

Siamo sempre meno abituati a riconoscere e gestire sia gli stimoli biologici che quelli non biologici, il che può portare a una gestione difficile dei pasti e a possibili disturbi alimentari. Il primo passo per riconquistare un’alimentazione sana ed equilibrata, evitando squilibri o eccessi che possono portare all’aumento di peso, è imparare a riconoscere la fame fisiologica e saperla distinguere dall’appetito, oppure differenziare sazietà da saziamento e pienezza gastrica.

Proponiamo le seguenti definizioni per fare un po’ di chiarezza.

  1. Fame: necessità fisiologica di mangiare senza preferenze specifiche per un cibo. Questo segnale deriva dalla privazione alimentare, indicando un deficit energetico che porta il corpo a inviare segnali di fame.
  2. Appetito: desiderio di consumare cibi specifici o gruppi di cibi. Spesso legato al piacere derivante da esperienze passate, l’appetito è una sensazione che può portare o meno al piacere nel momento presente.
  3. Sazietà: stato di “non fame”, sensazione prolungata di benessere che comincia alla scomparsa dei segnali di fame e guida verso il pasto successivo, contribuendo a regolare il nostro comportamento alimentare.
  4. Saziamento: o “satiation” in inglese, riflette la soddisfazione che deriva dall’assunzione di cibo e alla diminuzione del piacere percepito durante il pasto. Raggiunto il saziamento, potrebbe esserci ancora spazio per introdurre altro cibo ma non c’è più interesse nemmeno per terminare un piatto che si sta consumando. L’assunzione di cibo dovrebbe fermarsi con questa sensazione.
  5. Pienezza Gastrica (“filling”): sensazione fisica di distensione delle pareti gastrointestinali durante un pasto. Questa sensazione è prossima al sovraccarico e alla pesantezza e sarebbe quindi da evitare e prevenire rispettando il segnale del saziamento.


Conoscere queste definizioni si inserisce in un approccio di “mindful eating“, secondo il quale essere consapevoli durante l’assunzione di cibo e prestare attenzione ai segnali del corpo e alle diverse sensazioni alimentari diventa fondamentale per una relazione sana con il cibo.

RICONOSCERE IL SAZIAMENTO E MANGIARE MENO CON UN AIUTO DA HAFNIA ALVEI

Il mindful eating offre la possibilità di connettersi con il momento presente, apprezzare i sapori e le consistenze del cibo, e, soprattutto, capire quando è il momento di mangiare e quando è il momento di smettere riconoscendo il segnale di saziamento come fattore terminante il pasto.

Raggiungere la sensazione di saziamento consumando meno cibo può essere un obiettivo interessante per tutti coloro che mirano a perdere peso. In questo contesto, il ceppo batterico Hafnia alvei HA4597 si presenta come un alleato. Questo ceppo di precisione possiede infatti un meccanismo d’azione molecolare studiato, che interviene sull’asse intestino-cervello mediante la produzione abbondante di ClpB, un peptide che imita l’azione dell’ormone alfa-MSH, noto per ridurre la sensazione di fame. Grazie ad Hafnia alvei è possibile saziarsi assumendo meno cibo. Tuttavia, resta cruciale rispettare attentamente il segnale del saziamento per ottenere i massimi benefici.

Integrare il saziamento nell’approccio al cibo attraverso il mindful eating diventa quindi un elemento cruciale per un benessere complessivo, promuovendo una gestione consapevole dei pasti e contribuendo a prevenire e gestire disturbi alimentari.